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4 Maggio 2024

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Il GGVM: Volontariato e Vocazione a Moncalvo

Fratel Igino, nel periodo del collegio, voleva che si studiasse e che si avessero dei voti degni di nota, ricordo che dopo ogni esame si andava da lui per brindare con il suo nettare di vino, un intruglio alcolico contenuto in una botticella, col quale si brindava dopo ogni esame superato. Si registrava il proprio voto e si riceveva una pacca sulla spalla per il buon lavoro svolto.

Fratel Igino non si limitava a incoraggiare gli studenti nello studio. La sua visione andava oltre, abbracciando l’importanza della formazione umana e spirituale. E proprio in quest’ottica, spingeva i ragazzi a portare i valori appresi in collegio nelle proprie comunità di origine.

Voleva che, ritornati nelle nostre case durante il weekend, mettessimo in piedi delle attività di volontariato, espandendo quindi i valori che vivevamo all’interno del collegio. Tutto questo avveniva normalmente a partire dal secondo anno di frequentazione del Politecnico.

Questo invito si concretizzò nella creazione del GGVM (Gruppo Giovani Vicaria Moncalvo).

Un gruppo di volontariato nato nel mio paese d’origine, Moncalvo, con l’obiettivo di diffondere i valori di condivisione, amicizia, volontariato e generosità appresi in collegio.

Il GGVM era un gruppo di volontariato legato agli oratori e all’animazione giovanile. Non ci siamo ovviamente limitati alla circoscrizione di Moncalvo ma abbiamo pensato di espandere la nostra iniziativa anche ai comuni limitrofi come Casorzo, Grana e Grazzano.

Il GGVM era una comunità di giovani uniti da un forte senso di appartenenza e da un profondo desiderio di fare del bene.

Abbiamo subito innestato nel gruppo i valori che avevamo appreso a Torino, la condivisione, l’amicizia, il volontariato e la generosità, è così che è nato un bellissimo gruppo di venti persone che è durato circa una decina d’anni.

Due vocazioni e tante vite arricchite

Fratel Igino ci ripeteva sempre che da un gruppo di giovani che fa volontariato era ovvio nascessero delle vocazioni religiose ed in effetti l’esperienza del GGVM ha avuto un impatto profondo sulla vita di molti.

Due membri del gruppo hanno seguito la vocazione religiosa, una ragazza è diventata suora presso le Clarisse di Assisi, mentre Alberto Rossi, anche lui membro del GGVM è diventato il braccio destro di Ernesto Olivero al SERMIG.

Ma per la maggior parte dei partecipanti, il GGVM è stato un trampolino di lancio verso una vita ricca di soddisfazioni personali e professionali.Per noi la vocazione non doveva essere intesa solo in senso religioso. Il matrimonio rappresenta una vocazione altrettanto importante, basata sull’amore, la famiglia e la dedizione reciproca. Il GGVM ha contribuito a far crescere in molti dei suoi membri anche questi valori.

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Carlo Farotto, email: carlo@farotto.it