Torino Caput Mundi
23 Aprile 2024
Torino Caput Mundi
Può sembrare un’affermazione audace, ma per me, che ho radici profonde nella città, rappresenta una verità che va al di là delle semplici parole. Quando sento pronunciare “Torino”, mi arrivano istantaneamente una galleria di immagini di eleganza, storia e cultura che mi hanno plasmato sin dalla nascita.
I miei genitori, originari dei territori dell’Albese e del Monferrato, si sono incontrati per caso come vicini di negozio in via Nizza. Mio padre gestiva una rosticceria, mia madre aveva una tabaccheria. Anche qui è al destino che sono grato, senza quell’incontro casuale di queste due anime, non potrei essere qui a raccontare la mia storia.
È a San Salvario che mi sono sentito a casa, almeno per i primi otto anni della mia vita. Che luogo splendido, centro della “movida”, ma segnato anche dal degrado, con il suo tragico bilancio tra spaccio e prostituzione.
Posso proprio dire di aver avuto una relazione con Torino, che negli anni di vita universitaria si è intensificata sempre di più. Tra le mura del Politecnico e del collegio dietro la Gran Madre, ho vissuto un periodo di enorme crescita, sia personale che professionale, e questo ha condizionato indubbiamente il mio futuro.
Oggi esploro Torino ancora una volta, mi ritrovo nel quartiere Crocetta. È qui che i miei figli vivranno quando sceglieranno che università fare, e, questa è una nuova fase della mia relazione con questa città che amo profondamente. Crocetta è un quartiere in costante evoluzione, le antiche residenze si intrecciano a moderni loft e spazi dedicati a nuove startup. Mi piace pensarla come un simbolo della Torino del futuro, un luogo dove le opportunità sono infinite e le idee possono sbocciare liberamente.
Torino è molto più di una semplice città, è un luogo che ispira, incanta e avvolge con il suo abbraccio caloroso. È un luogo magico dove il passato si fonde con il presente, creando un’atmosfera unica che attrae persone da ogni angolo del mondo.
Carlo Farotto, email: carlo@farotto.it