La mia prima casa

17 Maggio 2024

LA MIA PRIMA CASA

prima casa

Io, Angela e i nostri tre figli, abbiamo vissuto a San Maurizio di Conzano dal 2007 al 2019. Era un periodo felice, con Angela che aveva iniziato ad insegnare nella scuola elementare locale e i bambini che crescevano serenamente. Nel 2019, nostro figlio ha dovuto iniziare le superiori a Casale Monferrato. Questo ha fatto riaffiorare in me un ricordo: i miei anni al liceo scientifico ad Asti.

I miei anni al liceo: un sacrificio quotidiano

Io stesso, durante gli anni del liceo scientifico ad Asti, avevo dovuto affrontare quotidianamente lunghi tragitti in pullman da Moncalvo, il mio paese d’origine. Due cambi di autobus e tre ore e mezza al giorno per andare e tornare da scuola. Un sacrificio che mi aveva impedito di vivere appieno la vita scolastica e di stringere relazioni con i miei compagni al di fuori dell’orario scolastico.

Non volevo che i miei figli subissero le stesse difficoltà che avevo vissuto durante quel periodo. Ricordavo la frustrazione di non poter partecipare alle attività extra scolastiche, di non poter frequentare i miei amici al di fuori della scuola, di non poter vivere appieno la mia adolescenza.

Il trasferimento a Casale Monferrato

Per questo motivo, ho deciso di trasferire la famiglia a Casale Monferrato. Nel 2019 ho acquistato un nuovo alloggio, proprio a metà strada tra le due scuole che frequentano i miei figli: il Sobrero e il Liceo Balbo. Questa scelta ha permesso ai ragazzi di andare a scuola a piedi, frequentare i loro compagni al di fuori dell’orario scolastico e vivere una vita scolastica e sociale piena e appagante.

La villetta di San Maurizio: un problema e un’opportunità

La vendita della villetta di San Maurizio di Conzano, però, si è rivelata più difficile del previsto. Non riuscivo a recuperare l’intero valore di acquisto. Avendo tre figli, ho quindi pensato di tenerla in previsione di un loro futuro.

Tuttavia, le mie conoscenze mi vengono di nuovo in aiuto. Il mio avvocato aveva contatti con una società cooperativa di Mondovì che ospitava più di 400 migranti richiedenti asilo, in 32 case tra Mondovì e Alessandria. La società era alla ricerca di ulteriori alloggi e la mia villetta era perfetta.

Ho colto al volo l’occasione e ho affittato la villetta alla società cooperativa. Attualmente ci sono 25 ragazzi ospitati tra i 15-20 anni che vivono stabilmente lì. Ho instaurato un ottimo rapporto con loro e con i responsabili della società. Abbiamo organizzato un pranzo senegalese per conoscerci meglio e creare un clima di accoglienza e familiarità.

Oltre il lavoro

Questa esperienza mi ha insegnato che il mio lavoro non si limita solo all’ambito professionale. Per me, è fondamentale stringere relazioni con le persone e consolidare i rapporti umani. In ogni cosa che faccio, cerco sempre di andare oltre quello che è il mero ambito professionale e lavorativo per stringere rapporti e consolidare relazioni.

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Carlo Farotto, email: carlo@farotto.it